Il DCO 02/2020 del GME ipotizza le modalità di integrazione di XBID in Italia. Una conseguenza che sembra inevitabile sarà l’abbassamento del limite inferiore di prezzo per le offerte. Attualmente questo limite è fissato a zero, anche se in altri mercati in coupling è già possibile offrire a meno. In un prossimo futuro, il limite inferiore potrebbe essere di -500€/MWh.
 
La domanda principale è: quali i possibili effetti sul MGP? Ci sono delle UP che potrebbero raggiungere maggiori profitti? Oppure dei portafogli che potrebbero raggiungere maggiori livelli di ottimizzazione per un qualche arbitraggio?
 
Alcune UP, quelle con tempi di rampa “lunghi”, offrono a zero in alcune ore per potersi trovare accese nelle ore di maggior domanda e competere per il suo soddisfacimento. Offrendo a zero sono in concorrenza con il rinnovabile non programmabile.
 
In questa concorrenza c’è forse un aspetto che andrebbe considerato con attenzione. La produzione da rinnovabile è necessaria per raggiungere livelli “bassi” di emissione della CO2, ma sappiamo bene che il rinnovabile non è programmabile: aspetto questo che crea molti problemi ed extra-costi nel governo della rete di trasporto. Dare quindi la possibilità a grosse UP di poter competere con le rinnovabili in alcune ore della giornata, offrendo a meno di zero, potrebbe paradossalmente contribuire ad una maggiore produzione da rinnovabile con costi globali minori.
 
PowerSchedO for PCR è già pronto per fare tutte le simulazioni del caso e prepararsi all’introduzione dei prezzi negativi. Il nostro prodotto è una replica dell’algoritmo Euphemia e, al contrario di altri approcci basati su reti neurali, replica esattamente la chiusura del MGP in termini di prezzi e volumi.
 
Per maggiori dettagli ed informazioni è disponibile la pagina al link che segue.
 
Prezzi negativi sul MGP: integrazione tra produzione rinnovabile e tradizionale ultima modifica: 2020-05-28T10:58:43+02:00 da esalsi@mbigroup.it